Con il ritorno della pioggia attacchi fungini e raccolti tardivi
a cura di Luca Davì - Tecnico agricolo Fondazione Navarra
IL 2023 sarà ricordato per il ritorno delle piogge. Al contrario dei precedenti la primavera 2023 è stata senza dubbio caratterizzata da intense e frequenti precipitazioni spesso accompagnate da abbondanti ed estese grandinate; solo durante il mese di maggio in molte località del ferrarese, sono caduti più di 300 mm di pioggia.
Con questo andamento stagionale le colture estensive che hanno subito i maggiori danni, sono state senza dubbio i cereali autunno-vernini che hanno sofferto i ristagni idrici e gli attacchi fungini della spiga (fusarium in particolare).
La produzione di grano duro su tutto il territorio è stata di molto inferiore alle medie degli anni precedenti sia come quantità che qualità; in molti casi non si è arrivati alle 5 ton/ha e il peso specifico e le proteine sono risultate spesso al di sotto degli standard di mercato.
Anche il grano tenero non ha di certo soddisfatto le aspettative (5,5-6 t/ha e basso peso specifico); per il colza la vera perdita di produzione si è verificata a causa del ritardo delle operazioni di trebbiatura dovuta all’impraticabilità dei terreni (3-4 t/ha).
Sono andati meglio degli scorsi anni il mais da granella, che In molti casi ha raggiunto le 10 t/ha anche in assenza di irrigazione, e le barbabietole che in certi terreni hanno prodotto fino a 7,5 t/ha di radici, ma con polarizzazione che durante il periodo di raccolta è progressivamente diminuita (12-12,5 % di saccarosio).
Il Sorgo ha avuto un buon sviluppo vegetativo ma la produzione non è stata soddisfacente (circa 5,5-6 t/ha).
Le prime raccolte della soia sembrano positive (3-4 t/ha) , ma siamo solo all’inizio della trebbiatura.
Tutti questi dati ovviamente sono indicativi delle zone dove non ci sono stati eventi grandinigeni di rilievo.
Di fronte a queste modeste produzioni, bisogna anche guardare ai mercati, che attualmente si aggirano su quotazioni molto inferiori allo stesso periodo del 2022: il prezzo del grano duro è sceso di 90 €/ton, il tenero è calato di 105 €/ton, il mais di 135 €/ton e il sorgo di 140 €/ton.